Ho capito di essere innamorata di lui
quel giorno d’inverno di qualche anno fa quando avrei potuto partire,
sarei potuta cambiare, quel giorno in cui sembrava tutto in bilico,
quando erano settimane che non si faceva l’amore. Avrei potuto urlare,
ridere di lui perché, anche se piangevo spesso, sono sempre stata la più
forte tra noi due. Ho capito di essere innamorata di lui quando anche
solo una sua parola mi faceva innervosire, quando erano giorni che non
ci si abbracciava, quando erano mesi che ci si baciava distratti. Ho
capito di essere innamorata di lui quel giorno in cui, fragile come mai,
mi ha detto: “non so che fare”. Io gli ho risposto sicura quello che
c’era da fare, e che non c’era da aver paura. “Ecco quello che faremo,
andremo in quel bar, prenderemo qualcosa di caldo e parleremo fino a che
non ci butteranno fuori, poi usciremo e continueremo a parlare fino a
che non ci sembrerà che tutto il mondo abbia spento la luce per farci
brillare un po’ di più”. Avrei potuto voltargli le spalle, ero fin
troppo giovane. Avrei potuto mandarlo al diavolo e cercare una vita più
semplice. Avrei potuto, invece l’ho preso per mano. Tanto ci saremmo
mancati, tanto ci desideravamo ancora, tanto a volte bisogna rimboccarsi
le maniche e salvarli, certi amori.
Susanna Casciani
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